L’Adialpi ricorda le difficoltà del settore tra Refresh e blocchi della Guardia di Finanza.

 

NON C’È PACE PER I MARGARI.

 

 

A Marzo un convegno a Saluzzo concentrato sulla “nuova PAC”.

 

(31 GENNAIO 2014)

 

La minaccia del lupo, le speculazioni sugli alpeggi e, come se non bastasse, le foto-interpretazioni degli organismi pagatori: sono queste le problematiche che maggiormente preoccupano la categoria e mettono a forte rischio il futuro di molte aziende.

Per quanto riguarda il “Refresh 2012”, dopo oltre un anno dalla nascita del problema, sembra non esserci ancora una soluzione definitiva anche se, in seguito all’applicazione dell’aggiornamento dei dati, la normativa prevede la riduzione delle superfici eleggibili non solo per il 2012 ma anche per le due campagne precedenti, 2010 e 2011. Tale provvedimento andrebbe a penalizzare soprattutto quelle aziende di montagna in cui, a causa di una annata siccitosa come quella del 2012 (e per cui la Regione Piemonte con una delibera del 31 ottobre 2012 ha riconosciuto il “carattere eccezionalità della siccità” delimitando le zone danneggiate), si vedono decurtare parte della propria superficie pascolabile con gravi conseguenze per le Domande Uniche di Pagamento nelle tre campagne interessate; infatti, uno scostamento oltre il 20 % determina la decadenza della domanda con effetto retroattivo (per non parlare degli effetti ben più gravi nei casi di scostamento oltre il 50%) ma non è irrilevante nemmeno il caso degli scostamenti dal 3 al 20%, per cui viene sottratto il premio per la superficie non ammissibile oltre a una penalità pari a due volte la differenza riscontrata.

Per questo motivo l’Adialpi ha inviato in questi giorni un documento all’Assessore all’Agricoltura del Piemonte, Claudio Sacchetto, e al Direttore dell’Arpea, Giancarlo Sironi, in cui si chiede, a nome di tutte le aziende interessate dalla siccità dell’estate 2012, di non considerare attendibile il dato dell’ultimo Refresh in quanto effettuato in un periodo in cui le superfici degli alpeggi, già normalmente caratterizzate da pascoli magri, si trovavano in condizioni straordinarie per cui si andrebbe a penalizzare in modo scorretto le aziende dei margari. Tale siccità ha recato, inoltre, su molti pascoli la perdita temporanea della cotica lasciando il “suolo nudo” in molte zone dove negli anni precedenti era praticabile il pascolamento, ragion per cui i controlli in campo della stagione successiva, pur constatando in molti casi un recupero di superficie rispetto al Refresh 2012, hanno constatato l’inevitabile scostamento con la Domanda Unica delle campagne precedenti. Serviranno alcuni anni per ripristinare la situazione ottimale degli alpeggi e questo anche grazie ad un ottima gestione del pascolamento in parte garantita dai Piani pastorali aziendali.

Un altro problema molto importante è dato dall’Operazione Bonifica della Guardia di Finanza che ha bloccato numerose aziende per motivi, in molti casi, non ancora chiari. Tale blocco, però, rischia di danneggiare fortemente le migliaia di aziende interessate che, oltre ai ritardi nei pagamenti dei premi, non hanno la possibilità di effettuare trasferimenti dei propri titoli di aiuto in una campagna in cui, come molti sanno, è indispensabile programmare al meglio la propria Domanda Unica in quanto sarà anno di riferimento per la nuova Pac. Anche in questo caso l’Adialpi ha chiesto un interessamento da parte dell’Assessorato Regionale che permetta uno sblocco, in tempi rapidi, di questa situazione per non penalizzare ulteriormente un settore già in forte difficoltà e che ogni giorno ha un nuovo problema per cause non sue.

 

Il presidente Adialpi, Giovanni Dalmasso: “Serve far chiarezza su molti argomenti,  dalla nuova circolare dell’Agea sul pascolamento da parte di terzi al Refresh 2012 al blocco della Guardia di Finanza, e soprattutto sulla nuova Pac che inciderà non poco sul futuro delle nostre aziende per i prossimi almeno 7 anni. Per questo stiamo organizzando un convegno a Saluzzo che si terrà nel mese di marzo in cui saranno invitati margari, e non solo, e relatori in grado di dare delle risposte concrete ai problemi delle nostre aziende.”

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