APPELLO DEL PRESIDENTE DELL’ADIALPI, GIOVANNI DALMASSO: “FERMIAMO IL LUPO O A RISCHIO ESTINZIONE SARANNO I MARGARI”.

Bovino sbranato dal lupo.
Bovino sbranato dal lupo.

Da un po’ di tempo a questa parte si parla spesso di margari: prima la speculazione sugli alpeggi, poi i problemi dovuti alla siccità e alla neve che hanno danneggiato gravemente le mandrie in alta quota; ora è il momento di parlare del lupo.

Sempre più frequenti sono infatti gli attacchi ai greggi e alle mandrie in alpeggio con grandi perdite da parte dei proprietari degli animali che, anche se risarciti dalla Regione, hanno comunque un grande danno poiché il capo morto è “insostituibile e impagabile”: dietro a ogni animale ci sono anni di selezione genetica, lavoro, fatica e passione e il risarcimento, sebbene fondamentale, non è mai sufficiente a marginare la perdita subita.

Tra le molte segnalazioni dei margari, è sicuramente da ricordare la situazione di Tiziano Aiassa, margaro a Limone Piemonte, il quale ha subito durante l’estate diversi attacchi da lupo che hanno ucciso e fatto cadere nei burroni, ferendole gravemente, diverse vacche di sua proprietà.

Oltre al danno provocato dai lupi, ha inoltre dovuto fare i conti con problemi burocratici con il Comune, che ha ordinato a Tiziano di smontare la costruzione di un nuovo edificio nei pressi della vecchia baita diroccata, e con i Vigili, che gli hanno fatto un verbale per la violazione di un antico Regolamento di Polizia Rurale secondo cui, per poter condurre la propria mandria al pascolo sui terreni affittati dal comune occorre almeno un custode ogni 30 capi: di capi Tiziano ne ha 280 e in alpeggio è da solo, non gli resta quindi che pagare la multa.

Ecco cosa succede ad un giovane allevatore che con passione e rinunce cerca di fare il margaro nel 2012: questa è sicuramente una vergogna ma casi simili, o a volte peggiori, si verificano anche sugli altri alpeggi. Non bastano le calamità naturali a danneggiare i margari ma si aggiungono anche la burocrazia e, come se non bastasse, il lupo.

Giovann Dalmasso - Presidente Adialpi
Giovann Dalmasso - Presidente Adialpi

Giovanni Dalmasso: “In qualità di Presidente dell’Adialpi, oltre a sostenere nel suo lavoro e a cercare di difendere gli interessi di Tiziano e di tutti gli altri miei colleghi che hanno subito attacchi da lupo, annuncio la programmazione di incontri per discutere del problema con la Regione Piemonte e gli altri enti ed associazioni del settore e cercherò di organizzare iniziative di protesta contro chi ha voluto l’introduzione di questo predatore.

L’obiettivo è di far comprendere l’impossibilità di convivenza tra il lupo e la pastorizia, ricordando chi tra i due è veramente utile per la conservazione dell’ambiente, l’assetto idrogeologico, la salvaguardia della biodiversità, il benessere degli animali e la necessità di fare impresa anche in montagna soprattutto in questi periodi così difficili.

Chi crede che il lupo debba essere salvato dall’estinzione in realtà deve sapere che, se a breve non verranno prese decisioni per la sua eliminazione, a rischiare l’estinzione dagli alpeggi saranno i margari e non il lupo”.

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