CONVEGNO A SALUZZO SULLE MISURE DEL PSR PER GLI ALPEGGI IN PIEMONTE

DALMASSO: “I MARGARI SONO IN DIFFICOLTA’, SERVE PIU’ IMPEGNO DA PARTE DI TUTTI”

 

 

Ancora una volta affollatissimo il salone dell’antico palazzo comunale di Saluzzo nella serata di mercoledì 16 novembre 2016 per il convegno dell’Adialpi  “Le misure del PSR 2014-2020 per gli alpeggi in Piemonte”.

Numerose le tematiche affrontate, dai nuovi bandi per il miglioramento delle abitazioni e delle infrastrutture in alpeggio, ai ritardi nei pagamenti dei sostegni agli agricoltori della PAC (Politica Agricola Comunitaria), alle nuove direttive regionali in materia di affitto e concessione dei pascoli che non soddisfano pienamente le richieste della categoria.

Ad aprire la serata è stato il Presidente dell’Adialpi Giovanni Dalmasso, margaro di Crissolo, che ha elencato le problematiche del settore.

Enrico Raina e Giovanni Dalmasso
Enrico Raina e Giovanni Dalmasso
Il pubblico della serata
Il pubblico della serata

PAGAMENTI IN RITARDO

Oltre ai problemi riguardanti le misure del PSR e le richieste di modifica avanzate dall’Associazione, in particolare sulle misure di gestione eco-sostenibile dei pascoli e quelle per la difesa del bestiame dalle predazioni da lupo, la critica principale ha riguardato i ritardi sul pagamento della Domanda Unica della PAC per la campagna 2015. Ormai ad oltre un anno di distanza sono numerosi i margari che non hanno ancora ricevuto alcun acconto seppure le loro domande di aiuto non sembrano presentare anomalie. “Dagli ultimi incontri che abbiamo avuto con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte – spiega Giovanni Dalmasso - sembra che questi ritardi siano dovuti all’accesso alla riserva nazionale dei titoli, la DAR, e che queste domande siano tuttora ancora in istruttoria. Questi ritardi sono però incomprensibili e gravano pesantemente sui bilanci delle aziende che hanno richiesto il premio sulle superfici a pascolo.

Altro problema molto grave  è il finanziamento della misura 10.1.9, ex-premio all’erba, dove attualmente risultano escluse oltre 400  aziende tra quelle che hanno richiesto il premio. Questo significa che solo una minima parte di alpeggiatori percepirà il premio nonostante tutti coloro che hanno aderito alla misura hanno realizzato gli impegni sottoscritti in primavera tra cui i turni di pascolo, le recinzioni per gli animali e i punti acqua oltre a chi ha dovuto acquistare degli animali per raggiungere il corretto carico di capi in alpeggio contenuto nella misura. Secondo noi l’errore è stato fatto dalla regione al momento della stesura del bando e nel calcolo dei fondi a disposizione: la stessa misura nel PSR precedente aveva un premio di 40 € ad ettaro e finanziava tutte le aziende. Ora il premio è di 110 € ad ettaro ma, a parità di numero di domande, circa il 60 % delle aziende sono escluse per mancanza di fondi. Era sicuramente preferibile un premio meno consistente ma concesso ad un numero maggiore di aziende. Ora staremo a vedere cosa la Regione intenderà fare; le ipotesi erano di aumentare i fondi disponibili e quindi finanziare un numero maggiore di aziende, oppure aprire un nuovo bando per la stessa misura nel 2017 in modo da far entrare gli esclusi di quest’anno. Speravo che stasera ci fossero direttamente i funzionari della regione a spiegare questa situazione ai miei colleghi ma nessuno si è presentato.”

Per finire è stata anche criticata la delibera del 17 ottobre scorso in cui la Regione Piemonte ha approvato l’introduzione di una modulistica per regolamentare l’utilizzo dei pascoli sul territorio regionale, che sono per circa il 42 % di proprietà pubblica, nell’intento di definire una disciplina omogenea per l’affitto e la concessione delle malghe. “Purtroppo – continua Dalmasso – le nostre proposte di modifica e miglioramento della modulistica non sono state recepite e così come è stata pubblicata non ha quasi alcun effetto nel contenimento delle speculazioni sugli alpeggi.”

 

LE MISURE DEL PSR

L’argomento principale della serata erano però le misure del PSR 2014-2020 per il miglioramento delle strutture e delle infrastrutture sugli alpeggi che sono state illustrate da Enrico Raina della Regione Piemonte, settore Sviluppo della Montagna. La misura 7.6.1, Miglioramento dei fabbricati di alpeggio, con uno stanziamento di 9,8 milioni di € è finalizzata al restauro e ristrutturazione dei fabbricati d’alpeggio con un contributo del 90 % della spesa per gli enti pubblici e del 50 % per i privati. La misura 4.3.3 finanzia invece le infrastrutture finalizzate all’approvvigionamento elettrico, linee telefoniche e acquedotti sul territorio comunale ed ha un contributo pari all’80% della spesa. Infine la 4.3.4, con i suoi 6,15 milioni di fondi disponibili, servirà a finanziare la realizzazione e il miglioramento della viabilità degli alpeggi con un contributo dell’80 % della spesa per gli enti pubblici e per le forme associative o corsorziali proprietarie di alpeggi . Questi bandi, in scadenza il 24 dicembre 2016 per la 4.3.4 e il 30 dicembre 2016 per la 7.6.1 e la 4.3.3 sono una grande opportunità per alpeggiatori e amministrazioni comunali di migliorare le situazioni di numerosi alpeggi piemontesi e garantire una sempre migliore utilizzazione dei pascoli e conservazione del territorio alpino.

Enrico Raina ha inoltre annunciato che a breve verranno finanziati gli acconti sulla misura 13.1.1, l’indennità compensativa per le aziende di montagna, con un importo pari al 75 % del premio. Qui i fondi sono di 17 milioni di € per un totale di 7500 richieste di contributo.

 

GLI INTERVENTI

La serata, a cui hanno partecipato numerosi margari, agronomi e amministratori comunali, si è conclusa con gli interventi dell’assessore all’agricoltura di Saluzzo Francesca Neberti e del consigliere regionale Paolo Allemano che ha risposto alle critiche del Presidente dell’Adialpi affermando che la sua partecipazione al convegno era proprio in rappresentanza della Regione e che criticare l’assenza di questa istituzione non era quindi corretto. Inoltre, secondo Allemano, il Piemonte sta facendo il possibile per migliorare la situazione sugli alpeggi, ne dimostra il fatto della delibera di fine ottobre sulla regolamentazione della modulistica per gli alpeggi e degli ingenti fondi stanziati per questo settore dal PSR.

Non è mancata ovviamente la replica del Presidente dell’Adialpi che ha ringraziato Allemano per la sua partecipazione alla serata, “ma noi abbiamo bisogno dei diretti interessati alle nostre problematiche – ha spiegato Dalmasso – di gente competente sugli argomenti tecnici e specifici delle misure e dei regolamenti in materia di alpeggi e questi stasera non erano presenti. Non è un argomento da prendere troppo alla leggera ma serve il massimo dell’impegno, della professionalità e dell’esperienza nel settore: ne va della sopravvivenza di centinaia di aziende di margari e pastori piemontesi.”

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