EMERGENZA NEVE SUGLI ALPEGGI PIEMONTESI.

Demonticazione in alta quota per neve.
Demonticazione in alta quota per neve.

“Questa stagione di alpeggio sarà ricordata come una delle peggiori di sempre in quanto a danni per i margari: dopo i gravi problemi per la siccità, è arrivata la neve in un periodo del tutto anomalo che ha creato disastri per le mandrie in alta quota”; così Giovanni Dalmasso, presidente dell’Adialpi, ha descritto la situazione che ha messo in grave difficoltà i margari. Infatti il brusco calo di temperature degli scorsi giorni, seguito da abbondanti precipitazioni che si sono trasformate in neve sopra i 2000 metri di altitudine, ha colpito le mandrie di bovini e ovini che in questo periodo si trovano ancora nella parte alta degli alpeggi. Simili nevicate (25-35 centimetri in alta Valle Po) si verificano solitamente a partire da fine ottobre quando ormai gli animali sono scesi più a valle.

La neve, il freddo e gli incessanti giorni di pioggia hanno determinato la demonticazione improvvisa di molti margari soprattutto nel cuneese. Inoltre in molti alpeggi si segnalano morti di animali a causa di scivolamenti in burroni, straripamento dei fiumi e ipotermia. I casi più significativi in Valle Po dove si sono verificati circa 10 casi accertati di morte e in Valle Stura dove, stando alle segnalazioni in via di accertamento, oltre 100 capi risultano morti in conseguenza del brutto tempo.

L’Adialpi, vista la grave situazione, chiede lo stato di calamità naturale e richiama l’attenzione dell’Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto affinché garantisca la deroga del periodo minimo d’alpeggio utile per accedere ai premi per la monticazione (80 giorni) a tutti coloro che, per situazioni di emergenza, non riescano a portare a termine la permanenza in alpeggio.

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